sabato 3 settembre 2011

ilsaggioworld

"alla Musa"


rientro, mio malgrado, rasserenato però dalla sua promessa; stasera la rivedrò. nemmeno le poltrone della prima classe sono poi così comode. non era comoda la dimora che mi ha ospitato stanotte. non lo era stato nemmeno il viaggio di ieri, per raggiungerla. e nemmeno l'angusto spazio sottostante il lavandino lo era, mentre, distesi schiena a terra, finivamo di fissare la rubinetteria del bagno.

poi giunge, tutta in bianco, come si addice alla più ligia delle infermiere (e dei gelatai). per ora infermiera, poi un domani chissà, magari medico magari astronauta.
tuttavia non c'è tempo per i convenevoli, se non vogliamo dormire abbracciati al pavimento (mancando un ponte e una buona dose di topi non lo posso fare, ndr.) dobbiamo finire di montare il letto. Detto e fatto, a mezzanotte abbiamo finito. reti e materasso compresi.
molte viti sono avanzate, alcune mancavano.
Ikea rulez.

decidiamo quindi che si deve uscire a bere qualcosa, dopo la doccia. GELIDA! manca l'acqua calda, così ci liberiamo dalla fatica di una intera, intensa, giornata; tempo di asciugarmi, celere, se non voglio finire in pronto soccorso, e con un bacio LEI mi dice che prima devo aprire i regali. Detto fatto. tanto che è riuscita a lasciarmi senza parole.
E mi chiedo perchè tutti li sanno fare i regali, li sanno scegliere e sanno azzeccarci. Ma io no.

Non usciamo, il letto lego che abbiamo appena composto è meglio di qualsiasi drink. come la compagnia è di gran lunga migliore di qualsiasi buontempone che si possa trovare in giro.
T. R. compreso, e non se ne abbia a male.

Ringrazio.

Parabola ascendente di una giornata iniziata bene e finita meglio-tendente-a-infinito, con speciale dedica alla “Musa”, che in un modo o nell'altro riesce sempre a darmi nuove idee e a farmi bene.

Nessun commento:

Posta un commento