martedì 23 agosto 2011

the future: musicians are born, not made




mi chiama.

dopo un'intera settimana di latitanza, esiliato tra monti e bambini. aria pura, temperature miti e storie attorno al fuoco. sua mamma, in veste di chef. perchè io so tutto, questo compreso. ma non lo invidio affatto.

poco importa se c'era lei a tenergli compagnia nelle fredde notti alpine, se gli leggeva la fiaba ogni sera prima che si coricasse.

se gli dava il bacio prima della nanna.

l'importante è che sia tornato, iniziavo a sentire davvero la sua mancanza, la birra sorseggiata a piccoli sorsi comodamente seduti sul perfido porfido del mio giardino. Sigaretta.
ho apprezzato, mi dice. a ho un paio di nuove da raccontarti. anche nuove idee.


calza a pennello, oggi ho estremo bisogno di stimoli. non fisici. quelli li ho, per questo “le devo rispetto”. dev'essere il ghiaccio che ho riSCOPERTO questa settimana ad avermi bloccato. o il caldo. torrido. IMMOTIVATO. sopra le medie stagionali, detto alla mass media. Sono comunque intorpidito, a tal punto da non riuscire a concludere nulla, nemmeno a far spesa.

Scontrino. birra 0,66 x 3; birra 0,33 x 2 [ma diversa marca, n.d.r.]; 4 pizze surgelate, infima qualità ma fascia di prezzo irrisoria; chinotto, non l'originale; salsiccia piccante, con i 31,4° C serali non si sa mai.

Pace, non ci faccio caso. sto bene. se escludiamo gran parte dei problemi.


solo che non so suonare nessuno strumento. e mi dispiace molto.


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