mercoledì 11 gennaio 2012

Jewish Literature & Bridges












"credo sia venuto il momento di dirvi il nome di Perlefter: si chiamava Alexander. è di certo una coincidenza trascurabile che si chiamasse proprio così, e io non voglio cedere al pur allettante impulso di stabilire un nesso arbitrario fra il carattere e il nome del mio eroe. tuttavia non posso fare a meno di rivelare che persi per la prima volta la mia stima nei suoi confronti quando sentii parlare del grande re macedone Alessandro, il quale tagliò con la spada il nodo gordiano, e mi riuscì impossibile figurarmi il signor Perlefter nell'atto di fare qualcosa del genere. al contrario: Alexander Perlefter non amava, come già ebbi modo di raccontare, i gesti risoluti e le decisioni irrevocabili. non andava volentieri in quelle contrade dove non c'erano vie diritte e comode per venirne fuori. amava indugiare sui ponti, che collegano il qui con il là e consentono a chi vi mette piede di decidere né per il qui né per il là. Alexander Perlefter camminava sempre sui ponti."


Perlefter - Storia di un Borghese
Joseph Roth






Noi non camminiamo sui ponti. Noi ci caliamo.










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