latitando. e aspettando un ritorno MEMORABILE.
o più semplicemente sommerso da impegni, dal fare cose, dal vedere persone. dal vedere amici che non vedevo da tanto, come QUELLO che defeca nelle aiuole della Milano2 per bene.
affogato in cocktail grandi come bacinelle. e nemmeno poco forti.
a "cercare" di somministrare una buona dose di Tavernello a chi spettava di diritto.
cercando di mangiare di tanto in tanto un gelato a Verona, il mese di novembre e con seigradisottozero.
e poi il professore del liceo, le ciliegie, la separazione, il socialismo, le cene con gli amici.
IL colloquio di lavoro, unico nel suo genere, unico su venti curriculum.
le cene con gli amici.
e le cene con gli amici.
ma più di tutto le amiche che si intrufolano di soppiatto a casa loro, che dal nostro arrivo si è trasformata in un magazzino, nel bel mezzo della notte, mentre tu sei lì duro a giocare al solitario. COMPLETAMENTE SBRONZE. barcollanti. con la parte del cervello deputata a registrare gli avvenimenti messa fuori uso dall'alcool.
stop.
Scoperte della settimana:
- il peso immane della rete antigrandine, ma pur sempre minore del peso di vivere. (Vasco non me ne abbia a male, ndr.)
- navi da crociera immense dirottate verso porti poi non così distanti dalla loro reale destinazione
- winky winky wawa
- la situazione finanziaria dei comuni italiani
- Walter Szczerbiak
- il lasso di tempo tra questo e il mio penultimo post. vergognoso. perdonatemi, e perdonami anche tu, IO.
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